Newsletter :
la guida completa

La newsletter è un testo informativo ufficiale dell’azienda. Scopri perché è fondamentale, come crearla e quali strumenti utilizzare per renderla più efficace.

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Newsletter Le guide complet pour créer une newsletter efficace
COMPRENDERE

Newsletter: definizione,
use case e utilità

Che cos’è una newsletter?

La newsletter è un tipo di e-mailing. Inviata a intervalli regolari ai contatti di una mailing list (prospect e clienti, abbonati, partner, collaboratori, ecc.), è uno strumento puramente informativo: diffonde informazioni pertinenti ai destinatari e mantiene relazioni a lungo termine con questi ultimi. La newsletter è considerabile come un “testo informativo” ed è il medium ufficiale di un’azienda, il suo principale strumento di comunicazione, tanto più che la posta elettronica è ancora ampiamente utilizzata dagli internauti. Tuttavia, le e-mail inviate non hanno lo scopo di promuovere un prodotto o un servizio, quindi non sono strumenti di marketing!

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Cosa può contenere una newsletter?

Una newsletter ha sempre scopo informativo, ma il suo contenuto assume molte forme. Invia comunicazioni sugli ultimi articoli pubblicati, notizie sull’azienda o sul brand, su eventi organizzati, presenta nuove assunzioni oppure invia notizie relative al tuo settore di attività, storie dei clienti o partner, testimonianze di prospect e consumatori, ecc. Qualunque sia il contenuto, è necessario che la newsletter susciti interesse per l’azienda, per il suo settore di attività e per tutto ciò che la circonda. Si tratta, perciò, anche di scegliere la lista di destinatari adatta!

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Newsletter VS e-mail marketing

La newsletter si differenzia dall’e-mail marketing per molti aspetti.

Newsletter

  • Informare: portare valore aggiunto al destinatario, restare in contatto, fidelizzare
  • Informativa, pertinente o divertente: notizie, consigli, suggerimenti, sconti, ecc.
  • Personale, intima, emozionale (e-mail personalizzate)
  • Solo per gli iscritti alla newsletter
  • Regolare e prevedibile: settimanale, mensile, ecc.

VS

E-mail marketing

  • Persuadere: incoraggiare il destinatario a compiere un’azione, ottenere contatti, vendere
  • Argomentata, orientata all’azienda o al marchio: presentazione di un prodotto o servizio, offerta promozionale, ecc.
  • Professionale, commerciale
  • Contatti da un database qualificato e segmentato
  • Nei momenti chiave: quando si lancia un prodotto o un’offerta, ecc.

A cosa serve una newsletter?

Selezionate le parole-chiave, bisogna posizionarle in modo strategico nei contenuti di SEO.

Ecco alcune semplici regole da applicare ripetutamente per ottimizzare una pagina.

  • Informare sull’azienda

    Comunicare notizie su azienda o brand agli iscritti che ti seguono e vogliono saperne di più.

  • Diffondere contenuti

    Condividere con la tua mailing list i contenuti pubblicati sul tuo sito Web in modo da attirare l’attenzione e incoraggiarne la lettura o il download.

  • Comunicare semplicemente

    Inviare informazioni a prospect e clienti, ma anche a dipendenti (interni), a partner e a qualsiasi persona interessata.

  • Generare traffico

    Incoraggiare i destinatari a cliccare su un link contenuto nell’e-mail e che rimanda a post del blog, contenuti premium o, semplicemente, al sito Web.

  • Acquisire visibilità

    Ottimizzare il posizionamento del sito Web grazie al maggior volume di traffico generato dall’elevata percentuale di clic sui collegamenti delle e-mail.

  • Costruire relazioni

    Creare una community di iscritti e sviluppare rapporti di fiducia con l’obiettivo di convertirli successivamente in clienti o fidelizzarli.

  • Comprendere il proprio pubblico

    Misurare le statistiche delle e-mail inviate per conoscere meglio il proprio pubblico e ottenere informazioni preziose, utilissime per l’e-mail marketing.

  • Fidelizzare il proprio pubblico

    Comunicare regolarmente con gli abbonati per mantenere una relazione forte e a lungo termine con un pubblico fedele e puntuale agli eventi.

  • Risparmiare

    Approfittare dell’ottimo ritorno sull’investimento generato dall’e-mailing, che rimane uno dei canali di comunicazione più redditizi per l’azienda.

  • 4 miliardi

    di persone

    usano l’e-mail in tutto il mondo.
  • Il 72%

    dei consumatori

    preferisce essere contattato via e-mail.
  • Il 28%

    è il ROI

    medio delle e-mail.
CREARE

I segreti per creare una
newsletter di qualità

Creare una newsletter:
dalla teoria alla pratica

Come creare una newsletter di qualità adatta alla tua lista di destinatari?

  • PASSAGGIO 1

    Definire uno o più obiettivi

    Informare: questo è l’obiettivo primario della newsletter. Ma a che scopo? Per creare una newsletter di qualità, interrogati sulle finalità: quale o quali obiettivi cerchi di raggiungere attraverso le tue e-mail? Sviluppare la tua notorietà, educare il tuo pubblico sull’uso di un prodotto, aumentare le vendite, fidelizzare, comunicare informazioni all’interno dell’azienda: le possibilità sono infinite.

  • PASSAGGIO 2

    Creare una mailing list

    È necessario creare in anticipo l’elenco dei contatti da raggiungere con la newsletter: moduli di registrazione posizionati in modo intelligente sul sito Web e sui social network incoraggiano gli utenti a iscriversi. Una volta costruita la tua lista di destinatari, segmentala in base agli obiettivi della newsletter (prospect e clienti, collaboratori, partner, ecc.).

  • PASSAGGIO 3

    Decidere i contenuti delle e-mail

    La redazione di una newsletter dipende dagli obiettivi da raggiungere e dalla mailing list interessata, ma è necessario applicare alcune regole di base: proporre un oggetto chiaro e d’impatto, strutturare i messaggi elettronici in modo tale che le informazioni siano dirette, arricchire il contenuto, posizionare un collegamento e/o un pulsante CTA, firmare con il proprio nome.

  • PASSAGGIO 4

    Utilizzare l’immagine coordinata aziendale

    I messaggi elettronici rimangono i contenuti tipici dell’azienda o della marca: devono, quindi, basarsi sull’immagine coordinata applicata ai diversi mezzi di comunicazione (sito Web, dépliant, social network, ecc.). Non esitare a utilizzare i servizi di un grafico per garantire la qualità e la coerenza del design grafico delle tue e-mail.

  • PASSAGGIO 5

    Testare e diffondere la newsletter

    Prima di inviare la newsletter, fai dei test sui diversi sistemi di messaggistica e sui vari supporti per verificare che appaia correttamente in tutti i casi possibili e che non finisca direttamente nello spam. Controlla i link nei messaggi. Invia tutto alla tua mailing list. Infine, misura le prestazioni concentrandoti su indicatori pertinenti come il tasso di consegna e il tasso di apertura.

Come condividere la tua newsletter?

A meno che tu non abbia il tempo (e il coraggio) di inviare ciascuna delle tue e-mail a mano all’intero elenco di destinatari, è meglio utilizzare uno strumento di invio di e-mail massivo. Queste soluzioni, numerose sul mercato, consentono di raggruppare gli invii utilizzando un semplice elenco: Sendinblue, Sarbacane, MailChimp, MailJet, ecc. Sebbene questi strumenti incorporino funzionalità di creazione di e-mail (spesso con editor Drag&Drop che non richiedono codice), è comunque consigliabile lavorare con un grafico specializzato, che crei newsletter adattate all’immagine coordinata dell’azienda e ai suoi obiettivi.

newsletter le guide complet pour créer une newsletter efficace comment partager votre newsletter
  • Il 43%

    è il tasso

    di e-mail ricevute e aperte da dispositivi mobili.
  • Il 67%

    degli internauti

    è iscritto a più di sei newsletter.
  • Il 77%

    del ROI

    delle e-mail proviene da campagne segmentate e ben mirate.
PERFEZIONARE

Consigli pratici per rendere impattante la propria newsletter

Scegli un oggetto che faccia venir voglia di aprire l’e-mail

La newsletter, come ogni e-mail, è destinata a essere aperta dal suo destinatario che, anche se si è registrato per riceverla, non necessariamente la leggerà! Occorre, quindi, scrivere un messaggio che invogli ad aprirla, partendo da ciò che si vede immediatamente: l’oggetto. Tutto si decide in questa fase!

Per ottenere la massima efficacia, personalizza l’oggetto del messaggio citando il nome del destinatario e utilizzando i dati raccolti sul segmento di pubblico interessato (comportamento, settore di attività, aree di interesse, ecc.). Elabora una promessa esplicita e ragionevole che poi manterrai nel corpo dell’e-mail. Attira l’attenzione del contatto ponendo una domanda, mostrando numeri, menzionando un annuncio importante e così via. Soprattutto, per aumentare il tasso di apertura, evita tutti i termini “bannati”, che rischierebbero di far sembrare la tua e-mail del semplice spam!

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Scrivi contenuti chiari e accessibili

Creare una newsletter di qualità significa anche scrivere contenuti di grande impatto, che corrispondano all’oggetto della e-mail: niente false promesse, niente divagazioni. Per il corpo del testo, tieni presente che, molto probabilmente, i destinatari leggeranno la tua newsletter mentre sono in movimento o con poco tempo a disposizione e, forse, le daranno solo una rapida occhiata. Rendine, perciò, facile la lettura: struttura (e distanzia) bene i paragrafi, usa frasi brevi con parole semplici, scrivi al presente dell’indicativo, vai dritto al punto e arricchiscila con una o due immagini eloquenti o anche con una GIF o un video. Non dimenticare di inserire un link esterno o un pulsante CTA.

Scegli la giusta frequenza di invio per le tue e-mail

La frequenza di invio della newsletter gioca un ruolo chiave per il successo, perché si tratta di ragionare in termini di tempi lunghi e di fidelizzazione. Qual è la frequenza migliore? Ogni settimana? Una volta al mese? Ogni tre mesi? Per definire la periodicità ideale, tieni conto della regolarità delle informazioni da diffondere: ogni newsletter deve contenere qualcosa di nuovo per i tuoi destinatari, condizione sine qua non per aumentare il tasso di apertura. Evita i contenuti futili! È meglio inviare una newsletter una volta ogni tre mesi ed essere sicuri di avere contenuti di qualità da condividere, invece di inviarla ogni settimana senza avere nulla da dire. Inoltre, la cosa più importante non è tanto la frequenza degli invii, quanto la regolarità: una volta che la tua mailing list si è abituata a un ritmo di invio, è fondamentale mantenerlo a lungo.

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Scegli il momento migliore per inviare la tua lettera di informazioni

Quali sono i giorni migliori per inviare una newsletter ai tuoi clienti e ai tuoi potenziali clienti? Quando è probabile che i tuoi dipendenti prestino maggiore attenzione alle e-mail interne? Queste domande sono essenziali: i messaggi elettronici ricevuti nel momento sbagliato rischiano di essere ignorati. È, quindi, importante determinare il momento più indovinato. Su questo punto ogni segmento di pubblico è diverso: i professionisti preferiscono leggere le proprie e-mail quando arrivano in ufficio la mattina o dopo la pausa pranzo, i privati consultano la propria casella di posta in genere prima del lavoro o alla conclusione della giornata lavorativa (e nei fine settimana), ecc. Per scoprirlo, è fondamentale fare alcuni test.

  • L’83%

    delle aziende

    utilizza la newsletter nel B2B.
  • Il 59%

    dei consumatori

    è influenzato dalle e-mail nella decisione di acquisto.
  • Il 26%

    è il tasso

    di apertura supplementare registrato dalle e-mail con oggetto personalizzato.
OTTIMIZZARE

Gli strumenti per aumentare le performance della newsletter

Tasso di consegna: assicurati che
la tua newsletter giunga a destinazione

I due principali indicatori di performance per una newsletter riguardano la consegna e l’apertura. Il primo di questi indicatori è fondamentale: per essere letta l’e-mail deve arrivare nella casella di posta del destinatario! Come garantire un buon tasso di consegna ed evitare che le e-mail inviate vengano considerate spam? Ecco i punti su cui porre l’attenzione.

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  • La verifica della reputazione

    I provider di posta elettronica controllano i messaggi ricevuti per valutarne la credibilità. Questo controllo si basa sulla reputazione del dominio di invio, sulla regolarità dell’invio (più e-mail un destinatario riceve da un mittente senza lamentarsi, più il mittente è considerato affidabile), sul tasso di rimbalzo (il numero di e-mail restituite a causa dell’indirizzo errato) e sui reclami degli utenti (quando un’e-mail viene contrassegnata come spam, il nome del dominio viene bloccato).

  • La convalida dell’identità

    L’autenticazione tramite convalida del dominio è un’altra barriera eretta dalle caselle di posta e dai fornitori di servizi (ISP) per controllare le e-mail. Si tratta della verifica che il dominio indicato nell’indirizzo di invio sia quello da cui provengono le e-mail inviate, in modo da aggirare i rischi di phishing e furto di identità. Un punto importante se utilizzi uno strumento multicast: assicurati che i messaggi vengano trasmessi dal tuo nome di dominio.

  • L’infrastruttura utilizzata per l’invio

    È raro che un’azienda disponga di un’infrastruttura per l’invio di e-mail (perché complessa e poco redditizia), per questo motivo spesso occorre passare attraverso strumenti di distribuzione. Affinché la tua newsletter superi le barriere messe in atto da ISP e caselle gratuite, assicurati che il tuo strumento utilizzi un indirizzo IP dedicato, piuttosto che uno condiviso. Un errore può far sì che le tue e-mail finiscano direttamente nello spam!

  • La qualità dei contenuti

    La qualità dei contenuti di una newsletter influenza la sua consegna. Questo contenuto deve essere pertinente per limitare il rischio di annullamento dell’iscrizione o la riclassificazione come spam. È necessario che il nome del dominio sia professionale e noto ai destinatari. Il rapporto testo/immagini deve rimanere omogeneo. La dimensione totale del messaggio non dovrebbe idealmente superare i 150 Kb. Infine, evita i termini vietati dagli ISP nell’oggetto: “gratis”, “amore”, “extra”, “guadagno” o anche “congratulazioni”.

  • Il consenso del destinatario

    Un’e-mail indesiderata può essere riclassificata come spam e un indirizzo da cui proviene troppo spam può essere inserito nella lista nera. È, quindi, necessario assicurarsi che tutti i contatti presenti nella propria lista destinatari siano consenzienti. Per fare ciò, imposta una procedura di opt-in (doppia piuttosto che singola), offri contenuti personalizzati (a partire dalla segmentazione della tua mailing list) e mostra sempre un’opzione di cancellazione nell’e-mail.

Il tasso di apertura: un indicatore per valutare il successo della tua newsletter

Una newsletter a vocazione informativa deve essere necessariamente aperta, per questa ragione il tasso di apertura è un indicatore fondamentale della performance: indica la quantità di e-mail che sono state aperte rispetto a quelle che sono state ricevute dai destinatari e testimonia non solo l’interesse degli utenti verso la tua azienda o il tuo settore di attività, ma anche l’efficacia dei tuoi messaggi elettronici. Il tasso di apertura medio era del 17,8% (nel 2020), ma varia notevolmente a seconda del settore: dal 12,6% per l’automotive al 30,5% per la comunicazione aziendale.

  • 95%

    tasso

    di consegna medio per le e-mail.
  • 17,8%

    tasso

    di apertura medio per le e-mail.
  • 0,2%

    tasso

    medio di annullamento dell’iscrizione alle newsletter.
PROTEGGERE

Obblighi relativi alla protezione dei dati

Newsletter e dati personali: attenzione al GDPR!

Il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) è entrato in vigore il 25 maggio 2018 in tutta l’Unione Europea. Questo codice di condotta relativo ai dati degli utenti impone a coloro che vengono definiti “responsabili del trattamento” un certo numero di obblighi in merito alla raccolta, all’utilizzo e alla protezione di tali dati. Essendo considerati come dati personali il cognome, il nome e gli indirizzi e-mail, l’invio di una newsletter è pienamente subordinato al rispetto dei vincoli previsti dal GDPR.

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Il concetto di consenso

In base al GDPR, al centro dell’uso delle e-mail c’è la nozione di consenso. Tutti i contatti della tua mailing list devono aver espresso esplicitamente (e volontariamente) il proprio consenso all’inserimento nella suddetta lista, quindi al ricevimento della newsletter. A tal fine, il modulo di registrazione presente sui tuoi supporti digitali (sito Web, social network, ecc.) deve includere un riquadro dedicato all’espressione di tale consenso. Questa casella non deve essere preselezionata (casella opt-in con segno di spunta). Per maggiore sicurezza, la procedura di doppio opt-in consiste, perciò, nel chiedere al destinatario di confermare il suo consenso (cliccando su un collegamento nell’e-mail).

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Altre norme del GDPR da conoscere per garantire la legalità della newsletter

  • Dimostrare il consenso

    Non è sufficiente che gli iscritti alla tua mailing list acconsentano a ricevere la newsletter: è necessario dimostrare che lo hanno fatto e in che modo. Questo obbligo si applica a tutti i dati personali da te raccolti e non solo a quelli raccolti dopo l’entrata in vigore del GDPR.

  • Spiegare lo scopo

    Lo scopo del trattamento dei dati personali deve essere illustrato chiaramente nel modulo. Spiega perché desideri ottenere queste informazioni (in questo caso, per inviare la newsletter) e specifica la frequenza di invio prevista. In virtù di ciò, gli indirizzi ottenuti non possono essere utilizzati per nessun altro scopo, ad esempio per una campagna di e-mail marketing.

  • Facilitare la cancellazione

    Ciascuna delle tue e-mail deve contenere un link di cancellazione funzionante e ben visibile, e spiegare la procedura da seguire per convalidare questa scelta. È necessario che tale collegamento rimandi a una pagina del sito Web che consenta all’utente di cancellarsi facilmente. Cogli l’occasione per chiedergli i motivi di questa scelta in modo da ottimizzare la tua strategia di e-mailing.

  • Specificare i diritti

    Non appena ricevono le tue e-mail, i contatti della tua lista di destinatari devono poter far valere i propri diritti rispetto ai propri dati personali: diritto di accesso ai dati, portabilità, rettifica o cancellazione (il famoso “diritto all’oblio”). È anche necessario dire loro come far valere tali diritti.

Da sapere

Il rispetto degli obblighi relativi ai dati personali è essenziale nel contesto di una newsletter: è in gioco il successo del tuo invio di e-mail, ma anche la reputazione dell’azienda. Gli utenti si interrogano sull’uso dei propri dati da parte delle aziende (il 75% di loro nutre timori sul loro utilizzo). Sicuri dei loro diritti, cancellano rapidamente l’iscrizione, riclassificano i messaggi indesiderati come spam e bloccano i domini di invio, con gravi conseguenze per le prestazioni della newsletter.

Eskimoz

Il nostro impegno

  • Competenza

    Dal 2010, abbiamo lavorato con più di duemila clienti in novanta Paesi. Questa esperienza ci permette di rispondere con precisione alle tue sfide.

  • Passione

    Siamo un team di appassionati in continua ricerca sulle evoluzioni del settore. Questo spirito garantisce collaborazione con consulenti impegnati nel tuo successo.

  • Performance

    Ti accompagniamo nell’implementazione della strategia orientata al ROI. Il nostro impegno è influenzare il tuo business offrendoti opportunità di crescita.

FAQ

Domande Frequenti

La newsletter è un testo informativo dedicato alla comunicazione dell’azienda o del brand. Consente di condividere con una mailing list qualsiasi notizia, contenuto o informazione, anche per finalità aziendali (condivisione con collaboratori o partner). Da non confondere con l’e-mail marketing, il cui obiettivo è incoraggiare il destinatario ad agire.

La newsletter ha scopo essenzialmente informativo. Con la newsletter si inviano informazioni su un argomento specifico, ma essa consente anche di trasmettere contenuti, generare traffico, ottenere visibilità, costruire relazioni di fiducia a lungo termine fidelizzando e conoscendo meglio il proprio pubblico. Tuttavia, queste e-mail non sono in alcun modo strumenti di marketing: promuovono un prodotto o un servizio.

Per raggiungere il suo scopo, è necessario scrivere la newsletter in modo da invogliare i destinatari ad aprirla: bisogna curare l’argomento, offrire un messaggio chiaro e conciso, utilizzare l’immagine coordinata dell’azienda, pensare “responsive” e fornire un collegamento esterno o una CTA. Fai attenzione alla consegna: assicurati che la tua e-mail arrivi sempre nelle caselle di posta dei tuoi contatti!