La cannibalizzazione SEO è un fenomeno comune che colpisce molti siti web, spesso senza che i proprietari ne siano consapevoli. Se effettui un audit SEO della concorrenza su parole chiave specifiche del tuo settore, noterai che anche altri siti possono essere affetti da questo problema, con un impatto diretto sulle loro (e sulle tue) performance organiche.
Che tu voglia risolvere un problema di cannibalizzazione SEO già esistente o prevenire che accada in futuro, sei nel posto giusto. In questo articolo vedremo:
- L’impatto della cannibalizzazione SEO sul posizionamento nei motori di ricerca
- Metodi per individuare e correggere le keyword cannibalizzate
- Strategie per prevenire il problema nel lungo termine
Concluderemo rispondendo ad alcune domande frequenti sull’argomento. Ma cominciamo col definire con precisione cos’è la cannibalizzazione SEO e quando si verifica.
Cos’è la cannibalizzazione SEO e quando avviene?
La cannibalizzazione SEO si verifica quando un sito compete con se stesso posizionando più pagine per le stesse parole chiave. Questo fenomeno diminuisce la visibilità sui motori di ricerca e provoca una concorrenza indesiderata tra le tue pagine.
Nel corso del tempo, anziché scalare la SERP, le pagine si cannibalizzano a vicenda, causando un calo del loro posizionamento con conseguenti effetti sulle prestazioni SEO del tuo sito. La cannibalizzazione SEO è spesso involontaria e di solito si verifica quando:
- Si creano contenuti su argomenti simili per un periodo di tempo prolungato
- Si utilizzano le stesse parole chiave o parole chiave simili per ottimizzare pagine diverse
- Non vengono ottimizzate le pagine delle sottocategorie
- Il sito è privo di una struttura dei contenuti ben definita
Fortunatamente, la cannibalizzazione SEO non è irreversibile. Tuttavia, se non si presta attenzione, può compromettere le prestazioni SEO del tuo sito. Nella seguente sezione, esamineremo cosa accade quando il tuo sito è colpito dalla cannibalizzazione SEO.
L’impatto della cannibalizzazione SEO sulle prestazioni SEO
Nel corso dei numerosi progetti seguiti dalla nostra agenzia SEO, abbiamo osservato come la cannibalizzazione delle parole chiave possa influire negativamente sia sul piano tecnico (ad esempio sul crawl budget) sia sulle performance delle singole pagine.
La cannibalizzazione SEO può compromettere il rendimento del tuo sito in diversi modi:
- Rendendo difficile per Google capire a quale pagina (duplicata o quasi duplicata) dare priorità nei risultati di ricerca.
- Mettendo le tue pagine in competizione tra loro, il che può impedirne il buon posizionamento.
- Diminuendo il tasso di clic, poiché Google potrebbe mostrare una pagina meno rilevante rispetto all’intento dell’utente.
- Riducendo i tassi di conversione, soprattutto se gli utenti atterrano su una pagina che non soddisfa pienamente le loro esigenze.
- Indebolendo l’efficacia delle tue parole chiave e dando ai tuoi concorrenti l’opportunità di posizionarsi prima di te nei risultati di ricerca.
- Il linking interno diventa più complesso, rendendo difficile stabilire un’architettura chiara e strategica per il sito.
Come correggere le parole chiave cannibalizzate
Se ti trovi in una situazione in cui due pagine sono in competizione tra loro per la stessa keyword o per una simile, la prima cosa da fare è scegliere quale pagina vuoi mantenere. Una volta presa questa decisione, devi comunicarlo chiaramente a Google, in modo che sappia quale delle due (o più) pagine posizionare più in alto nella SERP.
La soluzione giusta varia in base alla specifica situazione. Di seguito le più comuni:
- Trova la pagina giusta: controlla il traffico di Google Search Console e verifica se ci sono dei backlink, quindi reindirizza quello meno rilevante all’altro
- Ottimizza i link e i contenuti esistenti: questo approccio è migliore quando si desidera mantenere tutte le pagine interessate
- Tag canonical: una possibile soluzione se hai pagine duplicate che vuoi conservare
- Tag Noindex: ultima risorsa per la correzione della cannibalizzazione SEO nel caso in cui tu abbia pagine simili che vuoi mantenere, ma nessuna delle soluzioni sopra indicate funziona
Ora esploriamo ciascuna delle soluzioni menzionate.
Reindirizzamenti
Se hai più pagine che puntano alla stessa parola chiave o a keyword molto simili, potresti decidere di mantenerne solo una. In questo caso, reindirizzare tutte le altre verso quella scelta risolverà il problema della cannibalizzazione.
Prima di tutto, è fondamentale scegliere con attenzione la pagina da conservare, valutando:
- Il numero di backlink
- Posizionamento attuale nelle SERP
- Il traffico che la pagina sta ricevendo attualmente
- La qualità e la completezza dei contenuti
Consiglio: prima di procedere con i reindirizzamenti, valuta se puoi integrare contenuti dalle pagine da eliminare in quella principale, così da non sprecare risorse preziose e rafforzare ulteriormente la pagina preferita.
Una volta presa la decisione, ecco cosa devi fare:
- Pubblica la versione aggiornata della pagina scelta all’URL preferito.
- Effettua un reindirizzamento 301 dalle pagine cannibali verso quella principale.
- Aggiorna i link interni che puntavano alle pagine ora reindirizzate.
- Rimuovi gli URL reindirizzati dalla sitemap XML.
Ottimizza i link e i contenuti esistenti
Uno scenario di cannibalizzazione SEO unico e piuttosto complesso si verifica quando una pagina più autorevole ottiene un posizionamento più alto rispetto a una pagina dedicata a una parola chiave specifica. Ad esempio, se hai una pagina “scarpe” con segnali SEO più forti che parla di scarpe da corsa, potrebbe posizionarsi sopra la pagina della sottocategoria per la parola chiave “scarpe da corsa”.
Questo succede perché Google fatica a identificare quale pagina sia la più pertinente da mostrare nella SERP. Per risolvere, devi indicare a Google quale pagina preferisci per quella keyword specifica. Un modo efficace è creare un link interno dalla pagina più generica (es. “/scarpe/”) verso quella più specifica (es. “/scarpe-da-corsa/”), usando come testo di ancoraggio la keyword di destinazione, in questo caso “scarpe da corsa”.
Tag canonical
Se hai pagine duplicate o molto simili che vuoi mantenere attive sul tuo sito senza creare concorrenza interna, puoi usare il tag canonical. Questo tag indica a Google qual è la versione preferita da indicizzare e posizionare, evitando che il valore SEO venga suddiviso su più URL. Ecco alcuni esempi di utilizzo dei tag canonical:
- Per le landing page progettate per convertire il traffico a pagamento
- Per percorsi alternativi che portano alla stessa pagina prodotto o categoria
- Per le pagine con URL complessi (ad esempio – “/laptops/gaming/screensize=17&color=black”)
Tag Noindex
Se nessuna delle opzioni precedenti risulta efficace, puoi impedire a Google di indicizzare una pagina utilizzando il tag noindex. Questo approccio va usato con cautela, poichè non trasmetterà più segnali SEO (come backlink o authority) alla pagina principale.
Consigliamo questa soluzione solo in casi estremi, ad esempio pagine che hanno contenuti molto deboli, non generano traffico e non hanno backlink.
Come evitare la cannibalizzazione SEO
Per evitare la cannibalizzazione SEO, è consigliabile tenere traccia dei contenuti pubblicati sul tuo sito web. In questo modo potrai sempre fare riferimento a tutte le pagine pubblicate prima di creare nuovi contenuti o ottimizzare quelli esistenti.
Ti consigliamo inoltre di controllare la SERP per verificare se ci sono già pagine posizionate per la parola chiave che desideri utilizzare. Per fare ciò, vai su Google e digita “site:tuo dominio.com [parola chiave]”.
Se una pagina è già posizionata per questa parola chiave, ottimizzala invece di crearne una nuova. Se invece desideri comunque creare una nuova pagina, assicurati di gestire i reindirizzamenti e i tag necessari per evitare problemi. Infine, affidati a un audit semantico per pianificare al meglio la struttura dei contenuti. Costruire un bozzolo semantico ti aiuterà a coprire tutte le keyword correlate a un tema, evitando sovrapposizioni e competizione interna tra pagine.
FAQ sulla cannibalizzazione SEO
La cannibalizzazione SEO è positiva o negativa?
Se si vuole ottenere un buon posizionamento su Google (o su qualsiasi altro motore di ricerca), la cannibalizzazione SEO è considerata negativa e dovrebbe essere evitata a tutti i costi in quanto si crea una concorrenza tra due (o più) pagine che hanno come target la stessa parola chiave o una frase simile.
Di conseguenza, i motori di ricerca avranno difficoltà a determinare quale delle due (o più) pagine classificare, innescando un processo di cannibalizzazione SEO dove le pagine che perseguono gli stessi termini o termini simili inizieranno a cannibalizzarsi a vicenda. Con il passare del tempo, queste pagine scenderanno nella SERP e non riusciranno a risalire finché il problema non sarà risolto.
Come identificare la cannibalizzazione SEO?
Esistono diversi modi per identificare la cannibalizzazione SEO:
Se sei esperto di SEO, puoi rivedere manualmente il contenuto del tuo sito web:
- Analizzare i tuoi contenuti (testi, titoli, meta tag);
- Cercare su Google le tue keyword per vedere se appaiono più pagine del tuo sito;
- Usare strumenti come Google Search Console, Google Analytics, SEMRush, Ahrefs o Screaming Frog per monitorare il posizionamento delle singole pagine e le sovrapposizioni.
Qual è un esempio di cannibalizzazione SEO?
Supponiamo che tu abbia due articoli: “le migliori scarpe da tennis per principianti” e “le migliori scarpe da corsa per i nuovi giocatori di tennis”.
Anche se i titoli sono diversi, sono molto simili nell’intento e nel target. Il risultato? Le due pagine competono tra loro, si cannibalizzano, e alla lunga entrambe rischiano di perdere visibilità.