L’AI Mode sbarca in Italia: ecco come cambierà il modo di cercare online 

Pubblicato il 15 Ottobre 2025 - Aggiornato il 29 Ottobre 2025

ai mode

Il mondo della ricerca online sta attraversando una trasformazione epocale. Con il lancio di AI Mode l’8 ottobre 2025, Google introduce anche in Italia la sua modalità di ricerca basata su intelligenza artificiale e modelli Gemini, già attiva in oltre 50 paesi. Non si tratta di un semplice aggiornamento, ma di un cambio di paradigma che ridefinisce completamente l’esperienza di ricerca: da un motore che restituisce elenchi di link a uno strumento conversazionale capace di ragionare, confrontare informazioni e fornire risposte personalizzate. 

Il servizio è ora disponibile in 36 nuove lingue e in quasi 50 nuovi territori per un totale di oltre 200 aree. In questo articolo esploreremo cos’è esattamente AI Mode, come funziona, quali sono le sue funzionalità principali e come cambierà il modo in cui cerchiamo informazioni online, incluse le implicazioni per la SEO e il marketing digitale. 

Che cos’è l’AI Mode? 

AI Mode rappresenta la nuova frontiera della ricerca Google, un’interfaccia completamente rinnovata che sfrutta la potenza dell‘intelligenza artificiale generativa per trasformare il modo in cui interagiamo con il motore di ricerca. A differenza della ricerca tradizionale, che si limita a mostrare una lista di risultati pertinenti, AI Mode è progettato per comprendere domande complesse e articolate, fornendo risposte dettagliate attraverso un’esperienza conversazionale. 

AI Mode permette di porre domande nel modo più naturale, tramite testo, voce o fotocamera. Questa capacità multimodale rappresenta un salto qualitativo: non siamo più limitati a digitare parole chiave, ma possiamo interagire con Google come faremmo con un assistente esperto, ponendo domande articolate e ricevendo risposte elaborate. 

Il sistema è alimentato dai modelli Gemini di Google, in particolare Gemini 2.5, che garantisce capacità avanzate di ragionamento, comprensione del contesto e generazione di contenuti. L’obiettivo di AI Mode non è sostituire la ricerca classica, ma affiancarla, offrendo un’alternativa per quelle situazioni in cui abbiamo bisogno di esplorare argomenti complessi, confrontare opzioni multiple o ricevere spiegazioni approfondite. 

Come accedere ad AI Mode 

Accedere ad AI Mode è sorprendentemente semplice e non richiede installazioni particolari. AI Mode è disponibile come scheda dedicata nella pagina dei risultati di ricerca e nell’app Google per Android e iOS. 

Da desktop: Accedi a google.com e cerca la scheda “AI Mode” nella parte superiore della pagina, accanto ad altre opzioni come “Tutti”, “Immagini” e “Video”. Cliccando su questa scheda, entrerai nella modalità conversazionale. 

Da mobile: Apri l’app Google sul tuo dispositivo Android o iOS. Noterai una nuova scheda dedicata ad AI Mode nell’interfaccia di ricerca. 

Attraverso Search Labs: Per chi vuole accedere alle funzionalità più avanzate, è possibile iscriversi a Google Search Labs, il programma che permette di provare in anteprima le nuove funzionalità di ricerca. 

È importante notare che Google stessa ammette che, essendo un prodotto nelle sue fasi iniziali, i risultati “potrebbero non essere sempre perfetti”. Gli utenti con abbonamenti Google AI Pro o Ultra possono accedere a funzionalità avanzate come Gemini 2.5 Pro e Deep Search

Quali sono le differenze con l’AI Overview?  

Con l’arrivo di AI Mode, Google compie un passo decisivo oltre l’esperienza offerta da AI Overview
Mentre AI Overview rappresenta un layer generativo che sintetizza le informazioni direttamente all’interno della SERP, fornendo un riassunto o una risposta contestuale ai risultati tradizionali, AI Mode trasforma questa interazione in un ambiente conversazionale completo

In pratica, l’AI Overview si limita a espandere la ricerca classica, aiutando l’utente a orientarsi tra i link; AI Mode, invece, ridefinisce l’interfaccia stessa della ricerca. L’utente può dialogare con il motore in linguaggio naturale, porre domande di follow-up, utilizzare voce o immagini e ricevere risposte elaborate, strutturate e personalizzate. 

C’è poi una differenza sostanziale in termini di profondità e contesto

  • AI Overview elabora risposte rapide, pensate per fornire una sintesi informativa immediata. 
  • AI Mode integra capacità di ragionamento multi-turn e multimodale, consentendo di esplorare argomenti complessi e confrontare più fonti. 

In questo senso, AI Mode non è semplicemente un’evoluzione tecnica, ma un nuovo paradigma di interazione: la ricerca non è più una lista di link, ma una conversazione continua, intelligente e personalizzata. 

Google AI Mode: Introduzione alle funzionalità 

AI Mode introduce un ventaglio di funzionalità innovative che vanno ben oltre la semplice ricerca di informazioni. 

Ricerca conversazionale e multi-turn: Una delle caratteristiche distintive è la possibilità di condurre conversazioni articolate. Invece di formulare nuove query separate, puoi porre domande di follow-up basate sul contesto precedente. Ad esempio, dopo aver chiesto “Quali sono le migliori destinazioni per una vacanza estiva in Italia?”, puoi aggiungere “E quali sono le più economiche?” senza ripetere l’intera richiesta. 

Multimodalità avanzata: Puoi toccare l’icona del microfono per fare una domanda o scattare una foto. Questa funzionalità permette di cercare in modi nuovi: fotografare un piatto al ristorante e chiedere la ricetta, scattare un’immagine di una pianta e ottenere informazioni su come curarla, o registrare una domanda vocale mentre sei in movimento. 

Organizzazione intelligente delle informazioni: AI Mode organizza le informazioni in tabelle comparative, elenchi strutturati, timeline o altri formati visuali che facilitano la comprensione, fornendo contenuti pertinenti completi di link su cui cliccare. 

Ragionamento profondo e sintesi: Il sistema eccelle nell’analizzare informazioni complesse da fonti multiple, sintetizzarle e presentarle in modo coerente. È particolarmente efficace per confrontare opzioni, analizzare pro e contro, o comprendere argomenti articolati. 

Deep Search: Per gli utenti con abbonamento Pro o Ultra, è disponibile Deep Search per ricerche ancora più approfondite su argomenti complessi, utile per ricerche accademiche o analisi di mercato. 

Personalizzazione delle risposte: AI Mode tiene conto del contesto dell’utente e delle ricerche precedenti per fornire risposte sempre più pertinenti e personalizzate nel tempo. 

Come usare al meglio l’AI Mode di Google? 

Per sfruttare appieno le potenzialità di AI Mode, è importante adottare alcune best practice che ne valorizzano davvero le capacità. Un primo passo fondamentale è quello di formulare domande complete e dettagliate. A differenza della ricerca tradizionale, AI Mode beneficia di richieste articolate e specifiche: invece di scrivere “miglior smartphone 2025”, è più efficace chiedere “Qual è il miglior smartphone del 2025 per fotografia notturna con un budget massimo di 800 euro?”. Più contesto fornisci, più la risposta sarà pertinente e precisa. 

Allo stesso modo, è utile sfruttare la natura conversazionale del sistema. Non aver paura di porre domande di follow-up o chiedere chiarimenti se una risposta non è sufficiente. Frasi come “Puoi approfondire questo punto?” o “Quali sono le alternative?” aiutano a ottenere risultati più completi, perché AI Mode mantiene il contesto della conversazione e adatta le risposte di conseguenza. 

Un altro elemento chiave è l’uso dell’input multimodale. Se hai un’immagine di qualcosa che vuoi identificare, puoi utilizzare la funzione fotocamera per ottenerne subito informazioni. Per domande rapide mentre sei in movimento, invece, l’input vocale è un modo pratico e immediato per interagire con il sistema. 

AI Mode è anche particolarmente efficace quando gli si chiedono formati specifici. Puoi, ad esempio, richiedere che le informazioni vengano presentate sotto forma di tabella comparativa o che i punti principali vengano riassunti in un elenco numerato. Questo ti permette di ottenere contenuti chiari e strutturati, pronti per essere utilizzati o condivisi. 

È sempre fondamentale verificare le fonti. Cliccare sui link forniti e controllare le informazioni è una buona abitudine, soprattutto per argomenti delicati come salute, finanza o questioni legali. AI Mode fornisce sintesi utili e ben organizzate, ma le fonti originali restano indispensabili per garantire l’affidabilità dei dati. 

Per ottenere risultati più avanzati, conviene anche sperimentare con domande complesse. AI Mode dà il meglio di sé con query che richiedono ragionamenti multi-step, come ad esempio “Quali sono le migliori strategie SEO per un e-commerce di moda nel 2025 considerando l’impatto dell’intelligenza artificiale?”. Domande di questo tipo mettono in luce la capacità del sistema di connettere diversi concetti e restituire risposte di alto livello. 

Infine, non dimenticare di fornire feedback. Segnalare risposte particolarmente utili o inaccurate contribuisce a migliorare il sistema e a renderlo sempre più efficace nel tempo. È inoltre consigliabile combinare AI Mode con la ricerca tradizionale: non si tratta di un sostituto completo, ma di uno strumento complementare. Per alcune query rapide, la ricerca classica può risultare più efficiente, mentre AI Mode eccelle nelle conversazioni articolate e nelle analisi che richiedono maggiore profondità. 

Come cambia l’esperienza di ricerca su Google Search 

L’introduzione di AI Mode sta ridefinendo radicalmente l’esperienza di ricerca su Google, segnando il passaggio da un paradigma basato sui link a uno centrato sulle conversazioni. 

Da elenco di link a risposte elaborate: La ricerca tradizionale restituisce link blu che gli utenti devono esplorare individualmente. AI Mode, invece, analizza molteplici fonti, sintetizza le informazioni e presenta una risposta comprensiva direttamente nell’interfaccia. Questo riduce significativamente il tempo necessario per ottenere risposte a domande complesse. 

Esperienza zero-click: Una delle implicazioni più significative è l’aumento delle “ricerche zero-click”, dove gli utenti ottengono le informazioni senza mai lasciare Google. Questo solleva questioni importanti per editori e content creator, che vedono potenzialmente ridotto il traffico organico verso i loro siti. 

Ricerca come esperienza continua: AI Mode trasforma la ricerca da un’attività transazionale puntuale a un’esperienza continua e fluida. Gli utenti possono costruire su ricerche precedenti, esplorare tangenti interessanti e approfondire gradualmente la loro comprensione di un argomento. 

Personalizzazione crescente: Con il tempo, AI Mode impara dalle interazioni dell’utente, adattando le risposte al contesto personale, alle preferenze e allo stile di comunicazione. 

La SEO sparirà con l’arrivo dell’AI Mode? 

Con l’arrivo di AI Mode, molti professionisti del marketing digitale si chiedono se sia arrivato il momento di dire addio alla SEO. La verità è più sfumata: la SEO non scompare, ma entra in una fase di trasformazione radicale che richiede nuove competenze e strategie. 

L’evoluzione più significativa è la nascita della Generative Engine Optimization (GEO), un approccio all’ottimizzazione nato già dall’implementazione dell’AI Overview, pensato specificamente per i motori di ricerca basati su intelligenza artificiale generativa. Mentre l’ottimizzazione SEO tradizionale si concentra sul posizionamento nei risultati organici, la GEO mira a ottimizzare i contenuti per essere selezionati, citati e valorizzati dalle risposte generate dall’AI. 

La GEO richiede un cambio di mentalità: non si tratta più solo di posizionarsi in prima pagina, ma di diventare la fonte autorevole che l’intelligenza artificiale sceglie per costruire le sue risposte. Questo significa creare contenuti che siano facilmente comprensibili, sintetizzabili e verificabili dalle AI, mantenendo al contempo profondità e valore per gli utenti umani. 

Qual è la nostra proposta di valore di fronte a questo grande cambiamento? 

Con l’arrivo di Google AI Mode e la crescita dei motori di ricerca generativi, il modo in cui i brand vengono scoperti e citati online sta cambiando radicalmente. In questo nuovo scenario, noi di Eskimoz, abbiamo sviluppato un app proprietaria capace di tracciare le citazioni provenienti da AI Overview, ma soprattutto dagli LLMs come ChatGPT e Perplexity, che oggi rappresentano punti di accesso sempre più centrali nell’esperienza informativa degli utenti. 

La nostra tecnologia ci permette non solo di identificare quando un brand o un contenuto vengono menzionati nei risultati generativi di Google, ma anche, nel caso di ChatGPT e Perplexity, di monitorare i prompt che hanno generato quelle citazioni. In questo modo possiamo creare e analizzare una lista strategica di prompt, individuare i contesti più rilevanti e sviluppare strategie GEO realmente basate sui dati. 

La nostra metodologia SEO e GEO si fonda su tre principi chiave: 

  • Data-driven intelligence: ogni decisione nasce dall’analisi dei dati. Uniamo metriche SEO tradizionali a insight provenienti dai modelli generativi per comprendere come, quando e perché un brand viene citato. 
  • Contenuti sintetizzabili e verificabili: creiamo contenuti chiari, strutturati e supportati da fonti autorevoli, in grado di essere facilmente interpretati e valorizzati dai motori di intelligenza artificiale. 
  • Etica e trasparenza: restiamo fedeli ai nostri valori: comunichiamo in modo aperto, condividiamo i dati con i nostri clienti e costruiamo strategie fondate sulla fiducia reciproca. 

Grazie alla nostra esperienza in SEO, content strategy e data analytics, continuiamo a investire in intelligenza artificiale e strumenti proprietari per aiutare i brand a posizionarsi non solo nei motori di ricerca tradizionali, ma anche nei nuovi ecosistemi generativi. 

Conclusione 

L’arrivo di AI Mode in Italia rappresenta un momento spartiacque nella storia della ricerca online. Non si tratta semplicemente di un nuovo strumento, ma di un cambio di paradigma che trasforma il modo in cui accediamo e utilizziamo le informazioni digitali. 

Per gli utenti, AI Mode offre un’esperienza di ricerca più intuitiva, conversazionale e personalizzata, capace di rispondere a domande complesse con una profondità precedentemente impossibile. La possibilità di interagire multimodalmente democratizza l’accesso all’informazione. 

Per i professionisti del marketing digitale e SEO specialist, questo cambiamento rappresenta sia una sfida che un’opportunità. La SEO non scompare, ma evolve: qualità, autorevolezza, strutturazione dei contenuti e capacità di adattamento diventano più critici che mai. Chi saprà cogliere queste sfide, ripensando strategie di contenuto alla luce del nuovo contesto, potrà non solo sopravvivere ma prosperare in questa nuova era. 

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